Premessa: ho un negozio di pasticceria. E’ già venuto due volte l’ispettore sanitario comunale ed entrambe le volte mi ha rilasciato una relazione in cui si dice che è tutto a posto. Benissimo.
L’altro giorno, all’ora di apertura, si presenta l’ispettore sanitario della Comunità Valenciana (diciamo, l’ispettore della Regione). E già qui, io direi: ma c’è bisogno di duplicare il controllo? Non ne basta uno? No, due, con doppia spesa per l’Erario. E vabbè.
Morale: rimane tre ore controllando tuttissimo (spoiler: praticamente tutto ok, un paio di cose da sistemare) e alla fine siamo lì a chiacchierare e le dico: scusi, eh, magari sono io che sono straniero e la vedo in maniera differente, ma com’è che qui sta a controllare pure il capello e la panetteria qui al lato, con licenza di vendita di pane, lavora a tutti gli effetti come un bar caffetteria e lei non dice niente?
Risposta: a me non interessa che licenza abbiano, perché quella è una cosa del Comune. Loro hanno comunicato al dipartimento di Sanità che sono una caffetteria e quindi io faccio il controllo come se fosse una caffetteria. Della licenza non ne voglio sapere.
Io: Scusi, eh, ma allora io potrei avere la licenza del comune per un negozio di scarpe, al dipartimento di Sanità dichiaro che sono un bar e lei fa il controllo infischiandosene del fatto che io non abbia i requisiti per aprire un bar? (Essì perché per avere la licenza di bar, ci sono un tot di requisiti tecnici: il bagno, la canna fumaria, ecc. ecc.)
Risposta: esatto, non ne voglio neanche sapere. E’ una cosa del Comune, non regionale.
Ecco. Io, ad esempio, se fossi l’ispettore sanitario, come primissima cosa, senza neanche aver visto il locale direi: Buongiorno, ho visto che lei ha comunicato al dipartimento di Sanità che è un bar. Mi fa vedere la licenza? A me, sinceramente, sembra l’ABC.
Evidentemente qui no.
Ma mi sbaglio io? Voi cosa ne pensate?